Gli insetti giocano un ruolo fondamentale nel processo di impollinazione delle orchidee che, in alcuni casi, utilizzano strategie decisamente bizzarre per attrarli. E’ questo il caso delle specie appartenenti al genere Ophrys che nel corso dell’evoluzione hanno modificato una parte del fiore (il labello) in modo da assumere forme del tutto identiche a quelle di determinati insetti. Alcune specie sono addirittura in grado di produrre molecole che mimano i ferormoni, ormoni dispersi nell’aria dagli animali allo scopo di attarrre il partner e garantire l’accoppiamento.
Alla luce di queste considerazioni appare evidente come la particolare biologia di queste piante le renda estremamente delicate e a costante rischio estinzione. Gran parte delle specie appartenenti a questa famiglia sono infatti incluse nella lista delle “piante meritevoli di protezione” secondo le indicazioni della legge regionale N°52 del 30/12/1974. Alla legge che tutela le orchidee solo all’interno delle “Aree floristiche protette” occorre però inevitabilmente aggiungere il buon senso di ciascuno che dovrebbe suggerire di ammirare questi straordinari fiori solo ed esclusivamente all’interno del loro ambiente naturale.
Per saperne di più: “Orchidee Spontanee della Provincia di Pesaro e Urbino” di R. Crescentini, J. Marten e I. Klaver, Provincia di Pesaro e Urbino – Quaderni dell’Ambiente vol. n. 1 – 1997
Foto di Emanuele Amatori
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