Cea San Martino

“Nello splendido scenario del Monte Montiego, dove regna il silenzio e la pace, la natura parla al cuore dell’uomo” (Pippo Lazzari)

“I Centri di Educazione Ambientale (CEA), legati ai valori specifici del territorio, svolgono funzioni di progettazione ed erogazione di servizi di informazione, formazione ed educazione ambientale ai cittadini in genere ed ai giovani delle scuole in particolare, oltre ad attività di formazione e qualificazione degli operatori.” cit. Regione Marche

Il CEA San Martino è immerso nella pace dell’Oasi faunistica di Monte Montiego a pochi chilometri da Urbania, l’antica Casteldurante, piccola cittadina ricca di storia, arte e cultura immersa nel verde delle colline del Montefeltro. L’Ostello San Martino è Centro di Educazione Ambientale (CEA) riconosciuto ufficialmente dalla Regione Marche e si propone quindi come struttura finalizzata all’erogazione di servizi di informazione, formazione ed educazione ambientale legata al territorio.
San Martino è dunque il luogo ideale per scuolegruppi organizzati e gruppi di famiglie che intendano approfondire tematiche ambientali o semplicemente vivere esperienze uniche a contatto con la natura incontaminata dell’Alta Valle del Metauro.
Grazie alla vicinanza alla città ducale di Urbino (16 km), patrimonio dell’UNESCO, ad Acqualagna (19 Km) e Sant’Angelo in Vado (10 Km), famose in tutto il mondo per il sublime profumo dei loro tartufi, nonché alle perle naturalistiche della Gola del Furlo e del Monte Nerone, l’Ostello San Martino è anche un ottimo punto di riferimento per indimenticabili giornate alla scoperta di una delle più affascinanti aree della regione Marche.

Cea San Martino

Urbania Palazzo Ducale

Sant Angelo in Vado

Urbino Palazzo Ducale

Gola del Furlo

Monte Nerone Cima

L’AMBIENTE

Il paesaggio intorno al CEA è caratterizzato in parte dalla presenza di monti coperti di foreste decidue e dall’altra da un’area rurale prossochè intatta, costituita da campi coltivati alternati a boschi e pascoli. Dal punto di vista culturale nella zona restano interessanti testimonianze di case coloniche, stalle, fienili e antiche mulattiere che conducono a carbonaie e frutteti. In quanto agli aspetti naturalistici nel territorio si rileva la presenza di un bosco misto di latifoglie dominati da carpino nero e roverella, mentre alcune aree sono rimboschimenti con sempreverdi ed altre, in passato dissodate, mostrano una vigorosa ripresa della vegetazione arbustiva ed arborea. In questo ecosistema di media collina, estremamente vario e dinamico, sono numerose anche le specie animali, del resto protette dal divieto di caccia. Tra i mammiferi più facilmente osservabili il capriolo, il tasso, l’istrice, lo scoiattolo, il ghiro, la volpe, mentre furtivamente si aggirano faina, lupo e donnola. Tra gli uccelli sono molto presenti i corvidi ghiandaia e gazza, tra i rapaci la poiana e il gheppio. Nel fosso di San Martino sopravvive il tritone punteggiato, il rospo comune e la rana appenninica, e non mancano i rettili con il ramarro, la lucertola muraiola, il biacco e la vipera. Un ambiente naturale dove i colori scandiscono le stagioni, con lussureggianti distese discotano che arrossiscono in autunno, con l’inverno che spoglia gli alberi ed evidenzia la presenza di qualche leccio, con la primavera in cui risuona il rumore dei torrenti e l’estate che regala fioriture di orchidee, alcune anche molto rare.